Un itinerario che attraversa ed ha coinvolto nel progetto i Comuni di Soave, Cazzano di Tramigna, Illasi, Tregnago, Badia Calavena e Selva di Progno.
Il sentiero pavimentato ha una larghezza media di tre metri.
Un progetto di recupero di un antico sentiero che si snoda sulla dorsale dei monti Lessini, utilizzato fin dall’antichità, per la transumanza, è stato oggi trasformato in un nuovo percorso turistico, che sale da Soave e raggiunge San Bortolo, a Selva di Progno.
L’itinerario – riqualificato grazie ad un finanziamento del GAL Baldo Lessinia – attraversa e ha coinvolto nel progetto i comuni di Soave, Cazzano, Illasi, Tregnago, Badia Calavena e Selva di Progno. Il sentiero pavimentato ha una larghezza media di tre metri.
Completamente immerso nel verde, il sentiero parte dalla zona del Soave classico per poi raggiungere e attraversare uliveti, i ciliegi della vallata del Tramigna e i boschi dell’alta Lessinia.
L’intera Via della Lana, che alterna tratti pavimentati in cemento a sentieri bianchi, è dotata di segnaletica per dare le corrette indicazioni ai visitatori che possono percorrerla sia a piedi che in bicicletta.
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