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Alta Via dell’Alpone per tutti. All’inaugurazione anche un progetto di inclusione sociale

Una giornata meravigliosa ha celebrato, lo scorso 12 ottobre, l’inaugurazione dell’Alta Via dell’Alpone – Natura, Vulcani e Fossili verso Bolca, un percorso turistico di 59 chilometri che attraversa sei comuni della Val d’Alpone. Finanziato dal GAL Baldo-Lessinia, il progetto mira a promuovere il turismo sostenibile e valorizzare le bellezze naturali della valle. Ma l’evento di sabato ha avuto un valore aggiunto: un progetto di inclusione sociale che ha permesso a persone con disabilità di partecipare attivamente all’esperienza.

Grazie alla collaborazione del GAL Baldo-Lessinia, dell’ULSS 9 Scaligera, del CAI Verona e del Club Fuoristrada Valle Agno, accompagnati dal supporto di Coldiretti e CIA e di altre associazioni come Amici Senza Barriere, persone con disabilità hanno potuto esplorare i paesaggi della Val d’Alpone, un’esperienza resa possibile grazie all’utilizzo di Joelette, carrozzine da escursione messe a disposizione dal CAI, e di jeep 4×4 del Club Fuoristrada Valle Agno. Numerose associazioni di volontariato locali hanno inoltre contribuito all’inclusione di questi partecipanti.

Le jeep 4X4 lungo il tragitto.

Un impegno per l’accessibilità

Durante l’inaugurazione, Ermanno Anselmi, presidente del GAL Baldo-Lessinia, ha descritto l’impegno del GAL per promuovere l’accessibilità: «Da qualche anno il GAL collabora per una montagna accessibile, per un turismo inclusivo e per abbattere le barriere architettoniche. Crediamo fermamente che tutti debbano avere il diritto di vivere e scoprire il nostro paesaggio. Per questo motivo, all’interno dei nostri bandi, abbiamo inserito punteggi che premiano chi dimostra attenzione all’abbattimento delle barriere. Il nostro territorio merita di essere vissuto da tutti».

Il gruppo riunito a San Giovanni Ilarione.

Il contributo del CAI Verona

Il CAI Verona, presente con cinque sezioni territoriali, ha giocato un ruolo fondamentale per l’inclusione sociale grazie all’utilizzo delle Joelette. Mauro Albano, consigliere del CAI Verona, ha raccontato l’esperienza: «Abbiamo iniziato ad utilizzare le Joelette quattro anni e mezzo fa, e da allora abbiamo avuto esperienze magnifiche, accompagnando persone che non avrebbero mai potuto vedere i nostri monti in altro modo. Oggi, grazie al supporto di Ermanno Anselmi e di Giovanni De Vita dell’ULSS 9, siamo riusciti a coinvolgere cinque sezioni del CAI. Alcune hanno già le Joelette, mentre altre stanno cercando sponsor per acquistarle. Il nostro obiettivo è far incontrare le associazioni che necessitano di accompagnamenti con i nostri volontari, creando una rete sempre più inclusiva».

Volontari CAI con al joelette.

L’impegno del Club Fuoristrada Valle Agno

Anche il Club Fuoristrada Valle Agno ha svolto un ruolo cruciale nell’inclusione, portando le persone con disabilità su percorsi che sarebbero stati per loro inaccessibili. Andrea Smiderle, presidente del Club, ha espresso la sua soddisfazione: «Ci fa piacere accompagnare queste persone in luoghi che non avevano mai visto. Noi di solito percorriamo queste strade per divertimento, quindi ci sembra giusto farlo anche per chi non può farlo autonomamente. Dopo l’esperienza dell’anno scorso a Chiampo, oggi è stato ancora più bello, con un giro più ampio e partecipato».

I partecipanti sui percorsi fuoristrada.

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