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Inaugurato il percorso turistico “Alta Via dell’Alpone – Natura, Vulcani e Fossili verso Bolca”

In una splendida giornata di sole, la Val d’Alpone ha accolto questa mattina una grande festa di comunità in occasione dell’inaugurazione ufficiale del percorso turistico “Alta Via dell’Alpone – Natura, Vulcani e Fossili verso Bolca”, un tracciato di 59 chilometri che attraversa sei comuni della valle più orientale della provincia scaligera. Finanziato dal GAL Baldo-Lessinia attraverso il Piano di Sviluppo Locale 2014-2022, il progetto rappresenta una straordinaria opportunità per promuovere il turismo sostenibile e la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale della zona.

L’inaugurazione ha coinvolto non solo le amministrazioni locali, ma anche cittadini, associazioni di categoria e gruppi di cicloamatori, che hanno percorso in bicicletta diversi itinerari convergendo verso Piazza Colonna a San Giovanni Ilarione, dove si è svolto il taglio ufficiale del nastro.

Il taglio del nastro a San Giovanni Ilarione.

Partenze differenziate per unire le comunità

La particolarità dell’evento è stata caratterizzata dalle partenze differenziate dai vari comuni coinvolti. I gruppi di cicloamatori, cittadini e amministratori locali si sono riuniti per partire da tre diversi punti:

  • Da Castelcerino, il gruppo di Soave, Monteforte d’Alpone, con i sindaci Matteo Pressi e Roberto Costa, e i cicloamatori dell’associazione Basalti SGI sono partiti alle ore 9:30, dopo una breve cerimonia di inaugurazione della Piazzetta “Don Nicola Modesti” e della stazione di ricarica e-bike, finanziata dal GAL. Il tragitto ha incluso soste a Bastia. Dove si è aggregato il gruppo di Montecchia di Crosara col sindaco Giuseppe Cavazza, e altri luoghi simbolici fino all’arrivo a San Giovanni Ilarione.
Il taglio del nastro a Fittà di Soave.
  • Da Roncà, il gruppo dei cicloamatori di Terrossa si è riunito alle 9:00 in Piazza G. Marconi, dove si è svolto un piccolo rinfresco e un taglio del nastro alla presenza del sindaco Lorenzo Ruggeroni. Il percorso ha attraversato varie località della Val d’Alpone prima di giungere alla meta.
Il taglio del nastro a Roncà.
  • Da Vestenanova, il gruppo partito da Bolca, assieme ai cicloamatori di Tregnago, ha attraversato i suggestivi paesaggi vulcanici della valle. Anche qui, prima della partenza, si è tenuta una breve cerimonia con il sindaco Stefano Presa.
Il taglio del nastro a Bolca.

Tutti i partecipanti sono infine giunti a San Giovanni Ilarione, in Piazza Colonna, dove alle ore 11:00 si è tenuta la cerimonia ufficiale di inaugurazione, con la partecipazione delle autorità locali, del sindaco Luciano Marcazzan e del presidente del GAL Baldo-Lessinia, Ermanno Anselmi.

«Ancora una volta, ce l’abbiamo fatta tutti insieme, lavorando in sinergia con i comuni, le associazioni di volontariato, le associazioni di categoria come Coldiretti, CIA, e tanti altri soggetti che hanno contribuito a questo importantissimo risultato. – ha dichiarato Anselmi – Oggi consegniamo al territorio il frutto di un processo straordinario. Questo percorso turistico rappresenta non un punto d’arrivo, ma un punto di partenza. È una grande sfida per il futuro della Val d’Alpone e per lo sviluppo sostenibile della nostra comunità».

Un percorso di 59 chilometri per riscoprire la Val d’Alpone

L’Alta Via dell’Alpone si snoda attraverso i comuni di Soave, Monteforte d’Alpone, Montecchia di Crosara, San Giovanni Ilarione, Vestenanova e Roncà, offrendo agli escursionisti, ciclisti e turisti una straordinaria varietà di paesaggi, dai vigneti di Soave ai panorami vulcanici di Bolca, noti per i loro fossili preistorici.

Un passaggio del sentiero che scende da Vestenanova.

Grazie a questo progetto, sono stati riqualificati e messi in sicurezza molti sentieri già esistenti, arricchiti da nuove infrastrutture come aree di sosta attrezzate, stazioni di ricarica per e-bike e punti di informazione turistica. Il percorso offre un’esperienza unica per chi desidera immergersi nella natura, scoprire le bellezze storiche e paesaggistiche della valle e partecipare a un turismo lento e rispettoso dell’ambiente. Alla cerimonia di inaugurazione era presente anche il presidente della Provincia di Verona Flavio Pasini.

«Oggi sono particolarmente felice perché sei amministrazioni comunali sono riuscite a lavorare insieme, con il supporto del GAL che ha svolto un ruolo fondamentale di coordinamento. Finalmente vediamo un percorso ciclabile che non si interrompe ai confini comunali, ma si sviluppa per quasi sessanta chilometri, creando un tracciato continuo e di grande valore per i turisti. Questo progetto è il simbolo di una collaborazione tra comuni che favorisce lo sviluppo di iniziative di area vasta, e la Provincia sostiene con entusiasmo queste iniziative».

L’intervento del Presidente della Provincia Flavio Massimo Pasini.

Collaborazione tra comuni e associazioni

Il progetto dell’Alta Via dell’Alpone è stato reso possibile grazie al GAL e a una forte collaborazione tra sei amministrazioni locali, coordinate dal sindaco di San Giovanni Ilarione, Luciano Marcazzan. Negli ultimi anni, i comuni coinvolti hanno lavorato fianco a fianco con le associazioni del territorio per garantire la riuscita di un’iniziativa che non solo promuove il turismo, ma rafforza l’identità e il senso di appartenenza della comunità.

«Oggi è una giornata stupenda, e non solo per il sole che ci bacia. San Giovanni Ilarione ha avuto il compito di coordinare questo progetto, ed è sempre necessario qualcuno che tiri la carretta per arrivare al traguardo. Con grande gioia, oggi festeggiamo un risultato importante. Questo percorso offre a chiunque lo desideri l’opportunità di conoscere un territorio vasto, ricco di potenzialità. – ha dichiarato Marcazzan – Non abbiamo costruito nuove infrastrutture, ma abbiamo valorizzato e messo in rete quelle esistenti su larga scala, con ben cinquantanove chilometri di tracciato e sei comuni coinvolti. Il supporto del GAL è stato fondamentale; senza di esso non avremmo potuto realizzare questo grande investimento».

L’intervento del sindaco Luciano Marcazzan.

Un progetto di inclusione sociale con il supporto dell’ULSS 9 Scaligera

L’inaugurazione dell’Alta Via dell’Alpone ha avuto un’importante componente di inclusione sociale, resa possibile grazie al fondamentale supporto dell’ULSS 9 Scaligera, che ha portato avanti e proposto il progetto di coinvolgimento delle persone con disabilità. La stessa ULSS 9, in collaborazione con associazioni locali come Amici Senza Barriere, il CAI di Verona, Tregnago, San Bonifacio e “Cesare Battisti”, e l’Associazione Fuoristrada Club Valleagno hanno garantito che persone con disabilità potessero partecipare attivamente ai percorsi, grazie all’utilizzo di mezzi fuoristrada e Joelette, carrozzine da escursione. Questo ha reso l’evento un esempio di vera inclusione, aperto a tutti.

Foto di gruppo con i protagonisti del progetto di inclusione sociale.

«Abbiamo introdotto questa particolari carrozzine quattro anni e mezzo fa, proprio poco prima dell’arrivo del Covid, e da allora abbiamo avuto esperienze straordinarie. Grazie alla collaborazione con associazioni di volontariato di Verona, abbiamo accompagnato persone che altrimenti non avrebbero mai potuto vedere i nostri monti. – spiega Mauro Albano, consigliere del CAI Verona – Oggi, grazie al supporto del presidente Ermanno Anselmi e di Giovanni De Vita del settore sociale dell’ULSS, siamo riusciti a coinvolgere cinque sezioni del CAI, alcune delle quali hanno già adottato le Joelette, mentre altre sono in cerca di sponsor per acquistarle. Il nostro obiettivo ora è far incontrare le associazioni che necessitano di accompagnamenti con le sezioni CAI che contano diecimila soci solo a Verona e provincia, creando così nuove opportunità per l’inclusione».

L’intervento di Mauro Albano.

«Abbiamo accompagnato persone con disabilità in luoghi che per loro sarebbero completamente inaccessibili, mostrandogli paesaggi che non avevano mai avuto l’opportunità di vedere. – aggiunge Andrea Smiderle, presidente Club Fuoristrada Valleagno – Normalmente percorriamo queste strade per divertimento, quindi ci sembra giusto estendere questa esperienza anche a chi non può farlo autonomamente. Il nostro club esiste da quasi trent’anni e avevamo sempre desiderato coinvolgere persone con disabilità nelle nostre attività. L’anno scorso, il comune di Chiampo ci ha chiesto di partecipare a un evento, ed è stata un’esperienza meravigliosa. Qui, oggi, abbiamo potuto fare un giro ancora più ampio, su strade che utilizziamo anche per il nostro raduno nazionale, e vedere la felicità dei partecipanti è stato incredibile».

Il sostegno delle associazioni agricole e delle realtà locali

Il progetto ha inoltre ottenuto il sostegno delle principali associazioni agricole locali, come la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori), che ha visto il coinvolgimento attivo del presidente Giovani, Fabio Bonamini, e della referente di zona, Barbara Confente, e la Coldiretti. La loro presenza ha sottolineato il legame tra agricoltura e turismo, due settori strategici per la crescita sostenibile del territorio veronese. L’inaugurazione ha visto la partecipazione del nuovo dirigente di AVEPA Verona (Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura) Umberto Grigolo.

L’intervento di Umberto Grigolo.

«È una grande soddisfazione vedere il risultato finale di tutto il lavoro che c’è dietro un progetto di questa portata. AVEPA ha il compito, a volte un po’ antipatico, di garantire che i fondi pubblici siano utilizzati correttamente, ma è molto gratificante quando si lavora in sinergia, come è accaduto con il GAL e le amministrazioni comunali. La collaborazione con il territorio è stata eccellente e questo ha permesso di raggiungere un traguardo così importante» ha concluso Grigolo.

Il tracciato del percorso.

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INTERVENTO SRG05

INTERVENTO SRG06 AZIONE B

“Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020.
Organismo responsabile dell’informazione: GAL Baldo-Lessinia.
Autorità di gestione: Regione Veneto – Direzione AdG FEASR Bonifica e Irrigazione”