A margine del primo incontro di coordinamento dei GAL veneti dopo l’approvazione dei Programmi di Sviluppo Locale (PSL) per il periodo 2023-2027, che si è svolto questa mattina nel Salone delle Feste a Soave, abbiamo intervistato Sandro Trombella, presidente del GAL Delta del Po e coordinatore in carica dei nove Gruppi di Azione Locale del Veneto.
Presidente Trombella, siamo alla vigilia di una nuova pagina dello sviluppo rurale con l’avvio della nuova programmazione. Qual è lo stato attuale della collaborazione tra i GAL veneti?
Sì, ci troviamo effettivamente ad un punto importante. Nella precedente riunione non avevamo ancora tutti gli strumenti necessari, come le linee guida, ora invece li abbiamo, e sono stati presentati nei consigli di amministrazione dei nostri GAL. Ciò ci consente di pianificare l’attuazione dei nostri bandi sul territorio in modo concreto. Ad aprile, avremo un’assemblea con tutti i soci e, verso fine mese, presenteremo i bandi che intendiamo attivare. La strada è ora chiara davanti a noi.
Guidare il coordinamento dei GAL veneti per quasi un anno e mezzo deve essere stata un’esperienza significativa. Quali sono state le principali sfide e soddisfazioni per il GAL Delta Po e per lei personalmente?
È stata un’esperienza estremamente positiva, benché non priva di difficoltà. Ogni territorio ha le sue specificità, rendendo complesso a volte trovare un terreno d’accordo comune e rappresentare efficacemente le esigenze territoriali alla Direzione Generale. Tuttavia, l’ottimismo prevale grazie ai risultati che iniziamo a intravedere.
Con l’avvio della nuova Programmazione, ci aspettano sfide, ma anche grandi opportunità. Qual è il suo pensiero a riguardo?
Affrontiamo sfide non solo tecniche, ma anche globali, in un mondo che va oltre i confini regionali e nazionali, guardando all’Europa e oltre. La mia speranza è che, nonostante le difficoltà globali, riusciremo a supportare chi desidera investire, portando benefici tangibili ai cittadini. Il nostro obiettivo rimane quello di eccellere in ciò che facciamo.
