Una giornata che entra di diritto negli annali di storia del Comune di Bosco Chiesanuova e, in generale, di tutta la Lessinia. Quella di sabato 23 dicembre 2023 sarà una data da ricordare per la riapertura – dopo quattro anni di porte chiuse – del Museo Etnografico del paese, che da oggi ha pure un nuovo nome: “Luxino”.
Fondato nel 1981, il Museo è stato restaurato, ammodernato e reso accessibile grazie anche dei fondi messi a disposizione del GAL Baldo-Lessinia con il PSL 2014-2022 e al proprio interno conserva oggetti e documentazione fotografica delle attività, dei costumi e delle tradizioni delle genti di montagna. Con la riapertura sono state presentate nuove sezioni dedicate alle storie di emigrazione e spazi riservati alla multimedialità.
La mattinata è iniziata con una conferenza di presentazione in Sala Olimpica, dove il sindaco e consigliere GAL Claudio Melotti, affiancato da Alessandra Albarelli, amministratrice di Bei Passi Srl, società del Comune di Bosco che si occupa tra le altre della gestione del museo, ha invitato al tavolo dei relatori diversi ospiti per testimoniare l’importanza di un’opera ritrovata e messa di nuovo a disposizione della comunità.
Dai professori Ugo Sauro e Nadia Massella, profondi conoscitori della storia della Lessinia, ai rappresentanti istituzionali, tra cui Federica Losi per la Provincia di Verona, Giuliano Menegazzi per il Parco Naturale Regionale della Lessinia ed Ermanno Anselmi per il Gal Baldo-Lessinia.
«Questo è un progetto importantissimo che nasce molti anni fa, grazie alla tenacia dell’amministrazione comunale e al lavoro di tanti volontari che hanno permesso di raggiungere l’obiettivo della riapertura. – afferma Anselmi – Il contributo economico del GAL non è stato così elevato, ma elevata è stata la motivazione e la partecipazione ad accompagnare il progetto».
«Luxino è un’altra perla che si va a recuperare, una perla viva, piena di ricordi, di vite, di emozioni, di custodi del passato, che avrà sicuramente un’ulteriore evoluzione e in questa fase sarà importantissimo coinvolgere le nuove generazioni. Un plauso a tutti coloro che si sono impegnati per la valorizzazione di questo patrimonio» ha concluso Anselmi.
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Visibilmente commosso il sindaco di Bosco Chiesanuova e consigliere del GAL Baldo-Lessinia Claudio Melotti: «E’ il coronamento di un percorso che va avanti da parecchio tempo, che ha avuto anche delle difficoltà, tra cui quella del Covid, però oggi inauguriamo un gioiello e quindi non posso che essere emozionato e contento. Luxino è un luogo di cultura, un luogo che conserva le radici della nostra tradizione, che conserva gli oggetti con cui i nostri antenati hanno plasmato la Lessinia così come la vediamo noi oggi. E’ una testimonianza preziosa, ritrovata».
Presenti per il GAL anche i consiglieri Raffaello Campostrini (sindaco di Sant’Anna D’Alfaedo) ed Ercole Storti, assieme alla direttrice Elisabetta Brisighella.
Dopo la conferenza, il pubblico si è spostato al museo, dove è seguito un taglio del nastro e una benedizione impartita dal parroco del paese, don Lucio Benedetti.
Luxino, ammodernato anche nella proposta espositiva, con il prezioso contributo di Alessandro Anderloni, ha recuperato parte delle sezioni storiche che costituivano il passato e, allo stesso tempo, ha introdotto alcune sezioni innovative e multimediali, con l’ausilio di supporti audiovisivi.
Nelle prossime settimane, nella hall di ingresso, che sarà sul lato interno, dove sorge un pozzo antico, si trasferirà l’Ufficio turistico (IAT) oggi presente nella galleria che porta da Piazza Marconi alla Piazza del Paese.
Informazioni al numero 0452477050 (Ufficio Turistico) o via email a info@visitlessinia.eu. Sono possibili visite guidate alle sezioni esterne “Baito della Coletta” e “Giassàra del Grietz” previa prenotazione telefonica al numero 0456780280.