Grande emozione a Ljetzan, nome cimbro di Giazza, per il passaggio ieri della staffetta internazionale organizzata dall’associazione Abazia di Badia Calavena in occasione del cinquantesimo anniversario del percorso europeo E5.
Partita lo scorso 20 agosto dalla località austriaca di Zwieselstein, al Passo del Rombo, al confine tra Austria e Italia, a 2474 metri di altitudine, il percorso ha attraversato in questi giorni anche i territori del Trentino Alto Adige e del Veneto, fino ad arrivare venerdì in Lessinia.
L’evento si concluderà domenica 4 settembre con il traguardo finale in Piazza Bra, dove il sindaco Damiano Tommasi accoglierà l’ultimo gruppo di staffettisti.
Ieri a Giazza è stata fissata una targa celebrativa dell’evento, presente una folta rappresentanza istituzionale: dal consigliere regionale Stefano Valdegamberi, ai sindaci di Tregnago Simone Santellani, di Badia Calavena Francesco Valdegamberi, il consigliere di Selva di Progno Nicola Lucchi e il presidente del BIM Adige Franco Rancan.
Tra loro anche il presidente del GAL Baldo-Lessinia Ermanno Anselmi: «Un bel momento di festa che arriva in periodo in cui dobbiamo sentirci tutti un po’ più europei. Chi ha pensato mezzo secolo fa di creare il percorso E5 ha avuto una visione lungimirante con lo scopo di creare ponti tra i popoli».
«Noi dobbiamo raccogliere con convinzione questa eredità e questa filosofia e la targa posta oggi al centro del paese di Giazza serva a ricordarcelo ogni giorno, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà, in cui dobbiamo rimanere uniti per uscire dalle crisi rispolverando il profondo senso di comunità».