Offrire alle persone con disabilità, o con temporanea situazione di disagio, l’opportunità, attraverso il lavoro agricolo della terra, di “sconfinare” dalla cosiddetta standardizzazione dei servizi e trovare una risposta alle proprie esigenze in un percorso individuale e di gruppo.
E’ questo l’obiettivo del progetto denominato “Terre di confine”, portato avanti da tre anni in simbiosi dalle cooperative sociali Tezon, a Veronella, e Terre di Sprea, a Badia Calavena. Ed è proprio a Sprea che giovedì 21 luglio, alla presenza di numerose autorità locali e regionali, sono stati presentati i risultati del progetto triennale di inserimento sociale realizzato dalle due cooperative in collaborazione con il Comune di Badia Calavena, Cooperativa Emanuel e Ulss 9 Scaligera.
32 le persone inserite nelle due fattorie in un triennio, 10 a Terre di Sprea in cui sono state coinvolte principalmente nella cura del benessere animale con la gestione di asini e muli. Numerosi i benefici psicofisici ottenuti sui ragazzi e sulle ragazze coinvolte.
Un progetto finanziato dal PSR 2014-2020 attraverso l’intervento TI 16.9.1. dal titolo “Creazione e sviluppo di pratiche e reti per la diffusione dell’agricoltura sociale e delle fattorie didattiche”. Un filone, quest’ultimo, caro anche al GAL Baldo-Lessinia, presente a Badia Calavena con la direttrice Elisabetta Brisighella, e i consiglieri Ercole Storti e Luigi Boscolo Bariga, oltre che al presidente Ermanno Anselmi, per l’occasione nella veste di privato, titolare assieme alla figlia Chiara di Terre di Sprea.
«Ci ha fatto molto piacere essere qui oggi perché abbiamo avuto modo di vedere e toccare con mano testimonianze straordinarie. – commenta il consigliere Luigi Boscolo Bariga – Anche noi, come Gal, nel corso della nostra programmazione, abbiamo occasione di promuovere e pubblicare dei bandi legati alle fattorie sociali e pensiamo che questo tipo di proposta dia un contributo importante alle persone ».
«Qui a Terre di Sprea, tra l’altro, abbiamo visto che può esistere un connubio virtuoso tra agricoltura e sociale. L’auspicio è che anche nella prossima Programmazione siano previste risorse destinate a promuovere iniziative come quella che abbiamo visto oggi» conclude Boscolo Bariga.