La notizia è arrivata qualche giorno fa: il 15 luglio sono stati riaperti i termini per la presentazione delle domande per l’utilizzo dei fondi per l’attuazione dell’Investimento 2.2 del PNNR, dal titolo “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale“. La scadenza del bando, nato su proposta dell’assessore alla Cultura,Cristiano Corazzari e poi approvato lo scorso aprile dalla Giunta regionale, è stata prorogata con DDR n. 201 del 30.06.2022 ed è ora fissata per le 16:59 del 30 settembre 2022.
CONSULTA IL BANDO
«Al Veneto andranno più di 43 milioni di euro (43.446.623,08) per sostenere progetti di restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale della regione, per garantire che tale ricchezza sia preservata e messa a disposizione anche della comunità. – aveva dichiarato per l’occasione il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia – La tutela e la conservazione di questa eredità sono le premesse per garantire un rilancio e una promozione anche in chiave turistica, che si intreccia con tutto ciò che il Veneto ha da offrire».
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Il bando prevede risorse preziose che possono essere destinate ad almeno 290 interventi di recupero di insediamenti agricoli, fabbricati, manufatti storici, elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale presenti in Veneto.
«Ad ogni domanda di intervento, può essere concesso un contributo massimo di 150mila euro: un sostegno volto al recupero del patrimonio rurale privato e pubblico, per incentivare il mantenimento e la sua valorizzazione anche in termini turistico-culturali. – aveva aggiunto l’assessore Corazzari – Recuperare il patrimonio edilizio rurale significa, altresì, migliorare l’efficienza energetica, soprattutto in un momento storico in cui il caro bollette incide in maniera determinante su famiglie e imprese».
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Gli interventi possono interessare immobili appartenenti alle tipologie dì architettura rurale, che siano realizzati da almeno 70 anni e siano censiti nelle banche dati regionali e comunali di pianificazione territoriale e urbanistica, o soggetti a vincolo culturale. Il Bando prevede l’ammissione anche di progetti di intervento su beni del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale di proprietà pubblica e di cui i soggetti privati e del terzo settore abbiano la piena disponibilità, con titoli di godimento di durata pari almeno a cinque anni successivi alla conclusione amministrativa e contabile dell’operazione finanziata, mantenendo i vincoli di destinazione per analoga durata.
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«Una bella notizia per il nostro territorio e per i nostri imprenditori agricoli che possono contare fino a fine settembre su risorse importanti per riqualificare ed efficientare vecchi manufatti agricoli che rischierebbero di rimanere senza una seconda possibilità, pensiamo, ad esempio, in chiave culturale, alle giassare in Lessinia. – chiosa il presidente del GAL Ermanno Anselmi – La proroga arriva in un momento in cui a livello finanziario, per le famiglie e le imprese, c’è bisogno anche di queste misure e di questi interventi di sostegno ragionati e calzanti per il luogo a cui si rivolgono, per garantire opportunità di lavoro e la salvaguardia del patrimonio in una logica di sostenibilità ambientale, economica e sociale».
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