Con la firma dei 27 territori del Comitato Promotore è nata oggi a Roma l’Associazione dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico: a suggellare l’atto oggi al Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali il Direttore Generale Giuseppe Ambrosio. «Dobbiamo superare la visione del paesaggio in quanto tale – ha dichiarato stamattina di fronte ai referenti dei vari Paesaggi – l’opera dell’uomo rende culturalmente rilevante il paesaggio. Questa Associazione garantirà un ulteriore sviluppo dei territori, non solo la loro conservazione, per rendere ancora più invidiabile il nostro Paese».
La mattinata ha visto gli interventi dei delegati del Comitato Promotore in rappresentanza delle tre macro-aree geografiche nord, centro e sud/isole, tra cui il consigliere del GAL Baldo-Lessinia (ente finanziatore dei due progetti di iscrizione partiti da Verona) Raffaello Campostrini.
«Sono onorato di aver rappresentato oggi a Roma il territorio degli Alti Pascoli in questo ulteriore e importante passo. – ha affermato Campostrini – Di fronte alle sfide di sostenibilità, economiche e sociali che si profilano dagli scenari attuali ancora una volta la saggezza, l’operosità dei nostri avi che hanno plasmato con il loro sacrificio il territorio della Lessinia ci vengono in aiuto. Loro hanno saputo adattarsi a scenari che nei secoli hanno subito profonde trasformazioni pur rispettando la terra, l’architettura e il territorio nella consapevolezza che dalla conservazione e il rispetto di questo ne proveniva il loro sostentamento».
«Spesso gli imprenditori agricoli non hanno gli strumenti per capire cosa tutelare e come farlo, serve un linguaggio comune in materia di paesaggio», ha detto Chiara Zanoni per le Colline Terrazzate della Valpollicella.
«Non siamo quadri – ha sottolineato il Prof. Mauro Agnoletti, titolare della Cattedra Unesco sul patrimonio dei paesaggi agricoli recentemente istituita presso l’Università di Firenze – siamo luoghi dove si vive, si lavora e si produce bellezza. Il modello dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico tiene insieme sostenibilità ambientale, economica e sociale, è in grado di sopravvivere a climi mutevoli e rappresenta un bagaglio necessario per guardare al futuro. Oggi si apre un nuovo capitolo della storia: i territori possono adesso prendere in mano i propri destini, incidere sulle politiche: l’Italia non può imporsi per quantità o bassi costi dei prodotti agricoli, ma può imporsi per la qualità. All’italian sounding si risponde con la tutela del territorio: il paesaggio italiano non è replicabile”.
«Questo è l’inizio di un percorso – hanno aggiunto Roberta Casini, Sindaco del Comune di Lucignano (AR), del Paesaggio storico della Bonifica Leopoldina in Valdichiana – in direzione di un maggior ascolto della voce dei territori». «La sostenibilità ambientale può contribuire all’economia, pensiamo al cicloturismo e al turismo esperenziale, forme di turismo compatibili con l’ambiente e con lo sviluppo economico», ha concluso Patrizia Lusi, Commissario straordinario ASP Zaccagnino, del Paesaggio agrario di olivastri storici del Feudo di Belvedere, in Puglia.