Nei prossimi cinque anni l’agricoltura del Veneto potrà contare su una dotazione complessiva di 824 milioni, dei complessivi 13 miliardi comprensivi del cofinanziamento nazionale ripartiti tra le Regioni. A rendere nota questa somma è l’assessore all’agricoltura della Regione Veneto Federico Caner che ha partecipato lo scorso 22 giugno proprio alla Conferenza Stato-Regioni in cui è stata sancita l’intesa sul riparto delle risorse del FEASR – Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale e sul cofinanziamento statale e regionale, già approvato in CPA il 13 giugno scorso.
Caner parla di occasione storica per il mondo agricolo: «Abbiamo ottenuto 131 milioni in più rispetto alla prima proposta formulata, questo grazie agli sforzi profusi nel confronto con le altre Regioni e il MiPAAF. Siamo riusciti a far valere le peculiarità del Veneto. Questo risultato equivale a circa 80 milioni in più rispetto all’applicazione del criterio di riparto storico. Inoltre, siamo riusciti ad introdurre i criteri oggettivi rispetto ai criteri storici. Quindi, non solo più risorse disponibili per il periodo 2023-2027 e con una più robusta iniezione di cofinanziamento da parte dello Stato, ma anche una rivoluzione in termini di riconoscimento per le regioni più agricole».
Il risultato è stato ottenuto nell’ambito della nuova programmazione legata al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) che finanzia i programmi di sviluppo rurale degli Stati membri e delle Regioni dell’Unione europea.
«Queste risorse daranno impulso ad uno dei settori più importanti della nostra economia. Vorrei che tutti gli imprenditori veneti vedessero in questo risultato un viatico di fiducia per affrontare le sfide e le opportunità che questi tempi difficili ci stanno ponendo» conclude l’assessore Caner.
Anche il presidente del GAL Baldo-Lessinia Ermanno Anselmi esprime soddisfazione per questo stanziamento importante: «Un ottimo risultato che arriva quasi provvidenziale in un momento in cui siamo di fronte a tante difficoltà, sia dal punto di vista economico che sociale. I fondi annunciati dall’assessore Caner ci infondono entusiasmo e ci danno ulteriore forza nell’affrontare la prossima programmazione 2023-2027 che sarà più breve rispetto alla precedente e che, quindi, dovrà essere anche necessariamente più intensa, efficace, con più risorse possibili per uscire da questa situazione di impasse».
«Serve uno shock, una scossa in termini economici per tenere alta la fiducia, la voglia di fare dei nostri imprenditori agricoli, anche per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e di efficienza che la stessa Unione Europea ci chiede, specie in una regione come quella del Veneto, trainante rispetto al sistema Paese» conclude Anselmi.